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Mag 02
La calce nella bioedilizia, da materia prima al grassello

Perché la calce nella bioedilizia è un materiale fondamentale?

  • 2 Maggio 2017
  • Calce, Materiali naturali

Oggi parliamo di quello che viene considerato il “Principe dei materiali”.
Ebbene si, è questo il ruolo incontrastato della calce nella bioedilizia, non solo perché il suo aspetto sia candidamente bianco, luminoso, vivace, elegante, fresco e puro. Ma, come un nobil cuore è prodigo di doni: rispetta l’ambiente, è affidabile nel suo utilizzo, e sopratutto ci regala il benessere del vivere in uno spazio sano e accogliente.

Prima di tutto le presentazioni: la calce aerea è un legante prodotto dalla cottura di rocce calcaree, a temperature non superiori a 950 °C.
Il prodotto ottenuto viene detto anche calce viva, alla quale viene aggiunta dell’acqua rendendolo plastico e che, al contatto con l’aria, indurisce.

Probabilmente la sua scoperta è avvenuta durante il periodo preistorico, e in modo casuale. All’epoca i nostri antenati per delimitare i fuochi all’aperto utilizzavano i vari sassi che erano disponibili in quel luogo. Videro che queste pietre, vicine alla fonte di calore, si “scioglievano”, producendo della polvere bianca, e questa, successivamente, dopo il contatto con l’acqua ed esposte all’aria induriva, inglobando quelle particelle di altri materiali non fusi.
Pensate che spirito di osservazione e conseguente creatività!

La scoperta della calce

La scoperta della calce

La calce nella bioedilizia:

Come detto, è un legante e si può utilizzare in molti modi, come:

  1. Negli intonaci per interni o esterni, ad esempio il cocciopesto;
  2. Per malte di allettamento per diversi tipi di murature come in terra cruda;
  3. Mescolata alla terra ha funzione di stabilizzante negli impasti;
  4. Nelle pitture con il “latte di calce”;
  5. Legante nel composto calce-canapa.

Ma per capire bene l’importanza di questo materiale è doveroso confrontarlo con quello che fin dall’inizio del ‘900 lo sostituì e ci fece abbandonare l’utilizzo dei leganti naturali in edilizia: il cemento. In linea con le tecniche e obiettivi industriali, esso ha velocizzato il lavoro attraverso la riduzione dei tempi di indurimento, e contemporaneamente, abbassando al massimo il costo della manodopera.
Il cemento convenzionale più utilizzato è detto Portland, un legante idraulico chimicamente ben definito, nella quale mescola troviamo componenti, tipo l’alluminato tricalcico, potenzialmente dannosi per la salute.

Ma…la velocità produce sempre soluzioni sane, durevoli e belle?

La calce nella bioedilizia, come detto, rispetta l’ambiente, in quanto risulta un materiale “sostenibile”!
  • Rispetta il principio che “la quantità di utilizzazione delle risorse non deve essere superiore alla sua quantità di rigenerazione”. Infatti il calcare in natura è stimato in 875 milioni di miliardi di tonnellate, la sua formazione / rigenerazione naturale è dell’ordine di 500 milioni di tonnellate/anno. La produzione di calce annuale mondiale è stimata di circa 117 milioni di tonnellate, e ne viene consumato un valore di 209 milioni di tonnellate annue. In pratica ci vorrebbero miliardi di anni prima di finire la reperibilità del calcare. (fonte dati: A. Rattazzi)
La calce nella bioedilizia i sedimenti di rocce calcaree

Formazioni naturali di rocce calcaree

  • Ha un comportamento, chiamato “Ciclo della calce”, estremamente importante! Consiste nella capacità di inglobare quasi la totale quantità di anidride carbonica rilasciata nella sua produzione, riducendo al minimo “l’immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell’ambiente”. Da precisare che il rilascio di CO2 in atmosfera del ciclo completo prevede l’immissione aggiuntiva dei combustibili fossili per l’alimentazione dei forni, ad ogni modo nella tabella seguente è evidente il beneficio ambientale rispetto al cemento:
La calce nella bioedilizia con tabella

Le diverse lavorazioni della calce (fonte:www.stastier.co.uk)

  • Sotto il profilo del costo energetico, c’è da constare che la temperatura di cottura non supera i 950 °C, mentre per il cemento convenzionale si arriva a 1500°C. Da qui si evince come la produzione di calce sia meno dispendiosa, e che, con la conversione del combustibile da fossile alle biomasse, si potrebbe quasi azzerare.
E in un confronto tra la calce e il cemento sull’efficacia nell’applicazione?

Elasticità:Le malte a base calce, a differenza delle rigide cementizie, hanno un basso modulo elastico, ciò comporta la capacità di adeguarsi ai micro movimenti che una casa può subire nel tempo. Mentre le seconde, come effetto opposto, è soggetto a maggiori fessurazioni e rotture in quanto l’allettamento per le murature risulta si duro ma altrettanto fragile.

Lavorabilità: la calce ha un indurimento relativamente lento, ma ha capacità di mantenere coesione e plasticità nell’impasto, e tutto ciò lo rende un materiale facilmente plasmabile e lavorabile. Diverso è il comportamento del cemento, dove la velocità di esecuzione non permette una lavorazione accurata e fatta su misura. L’edilizia perde così i valori del lavoro artigianale, attenti ai materiali, ai bisogni e necessità delle persone.

Durevolezza: Le caratteristiche principali del cemento, cioè la rapidità di presa e l’elevata resistenza meccanica, hanno indotto a pensare che fosse un toccasana per quasi tutti i problemi dell’edilizia, e che ciò gli conferisse uno stato di durevolezza illimitata. Oggi, dopo più di un secolo di applicazione, si può constatare che la sua resistenza nel tempo è nettamente inferiore a quella dimostrata nei secoli dalle costruzioni a calce. Esempio emblematico è il Pantheon a Roma, la calce alla prova dei secoli!

La calce nella bioedilizia esempio il Pantheon

Il Pantheon: un esempio millenario dell’utilizzo della calce nell’edilizia

L’utilizzo della calce nella bioedilizia è sinonimo di benessere!

Una delle caratteristiche peculiare della calce nella bioedilizia risiede nella sua alta traspirabilità. Ciò permette alle pareti di “respirare”, lasciando fuoriuscire in modo naturale l’umidità. Questo permette alle murature di non avere aree bagnate al proprio interno, dannose per le strutture, e di non avere la formazione muffe superficiali, dannose per la nostra salute.
Mentre il cemento forma una pellicola che nulla lascia passare! Avete presente l’effetto k-way? è quello che accade alle nostre case con il cemento…

La calce oltre che essere igienizzante, in quanto sostanza basica,non contiene nè rilascia sostanze tossiche o dannose, come l’alluminato tricalcico e gli alcali solubili sempre presenti nei leganti cementizi. Addirittura in alcuni casi (vedi la CO2) sottrae all’ambiente determinati composti chimici pericolosi.

Un piccolo ma significativo contributo lo da anche nell’incrementare la capacità termica delle murature, con l’azione d’immagazzinare il calore e rilasciarlo lentamente.

Dal punto di vista estetico, le finiture cementizie risultano piatte. Sebbene colorate e lisce il nostro occhio viene “aggredito”. Le finiture a base calce, mantenendo una notevole varietà di colori, ci donano morbidezza “visiva” derivata dalla matericità della superficie. Questo perché la caratteristica dalle doppia rifrazione dei cristalli di calcite produce lucentezza e vivacità, aumentando di fatto la nostra percezione del piacere visivo.

Tutto questo a proposito della calce aerea. E la calce idraulica? Beh…continua a seguici e lo scopriremo!!!

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2 Comments

  1. David
    2 Febbraio 2019 at 18:15 · Rispondi

    Il grassello di calce cos’é?
    saluti

    • Federico Giacometti
      4 Febbraio 2019 at 9:59 · Rispondi

      Il grassello di calce è una pasta bianca che si ottiene dallo spegnimento della calce viva ottenuta dalla cottura di sassi calcarei, fino all’arrivo del cemento (metà ‘800) è il più diffuso legante per le malte di tutti i tipi. Tutte le costruzioni antiche sono fatte con il grassello di calce!!

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Architetto, ricercatore e appassionato di tecniche e materiali della nostra millenaria tradizione costruttiva, amante della natura e di uno stile di vita ecosostenibile.

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Artigiano, artista ed aspirante orticoltore, specialista delle finiture in terra cruda e calce naturale, riporta alla luce le tecniche degli antichi maestri.

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