Al giorno d’oggi, l’attenzione all’ecologia, a tutto ciò che suona come “green” sembra essere una priorità per tutti.
Purtroppo, questo trend viene in certi casi distorto dal mercato, inventando nuove categorie e denominazioni dietro le quali spesso si nasconde l’obiettivo di rendere appetibili prodotti che altrimenti non lo sarebbero dal punto di vista dell’ecologia; oppure, di giustificare prezzi di un certo livello senza un autentico sottostante “naturale”.
Cemento ecologico, vernici all’acqua (come se si potessero bere..), polistirolo come panacea di tutti i mali certificato dall’Istituto di ricerche tal dei tali, rientrano in questa tipologia di “marketing”.
Noi preferiamo parlare di ABITARE NATURALE, perché tutto parte da scelte che rispecchiano un preciso stile di vita, a sua volta derivato da una precisa filosofia riguardante l’uomo e la natura. L’utilizzo della paglia, della canapa o dell’argilla derivano dall’esigenza di utilizzare materiali più vicini possibile alla loro origine biologica e che non abbiano subito troppe sofisticazioni a livello industriale.
Anche l’utilizzo del legno come materiale strutturale, se possibile massiccio e non incollato, dipende da questo tipo di approccio.
Si tratta in fondo di prediligere alcuni aspetti a dispetto di altri, integrandoli in un percorso progettuale che riesca a soddisfare le esigenze abitative di persone attente al benessere interiore ed esteriore di se stesse e delle proprie famiglie.